Articolo Area ICT

NIS 2: da obbligo a opportunità – la nuova direttiva europea relativa alla sicurezza informatica nelle aziende

3 Ottobre 2024,
Tempo di lettura: 11 minuti

La Direttiva NIS-2 (Network and Information Security Directive) rappresenta un passo cruciale nella regolamentazione della cybersecurity all’interno dell’Unione Europea.
Entrata in vigore il 17 gennaio 2023 e con scadenza per il recepimento nazionale fissata al 17 ottobre 2024, NIS-2 sostituisce la precedente direttiva NIS del 2016, ampliando il campo di applicazione e rafforzando gli obblighi in materia di sicurezza informatica.

L’obiettivo principale della direttiva è aumentare la resilienza informatica delle infrastrutture critiche in tutti gli stati membri (UE), riducendo così la vulnerabilità agli attacchi informatici. Questo intervento si rende necessario in un contesto in cui le minacce cyber sono in continua crescita sia per volume che per sofisticazione. Negli ultimi anni, le violazioni della sicurezza sono aumentate esponenzialmente, e molte organizzazioni non dispongono di misure adeguate per proteggere le proprie reti e dati sensibili​.

Introduzione alla direttiva NIS-2


Perché è necessaria la NIS-2?

Con l’espansione dell’interconnessione digitale a livello globale, le minacce informatiche sono diventate una delle principali preoccupazioni per le istituzioni e le aziende europee. I dati raccolti da vari rapporti indicano un incremento significativo degli attacchi informatici, sia in termini di frequenza che di impatto economico e sociale. La pandemia di COVID-19, con la conseguente accelerazione della digitalizzazione, ha ulteriormente esacerbato la situazione, creando nuove vulnerabilità per le aziende.

Nel 2022, l’80% degli attacchi cyber ha avuto conseguenze gravi o molto gravi, a differenza degli anni precedenti, quando tale percentuale era inferiore al 52%. Questo ha portato l’Unione Europea a riconoscere la necessità di aumentare la propria capacità di resilienza e migliorare la risposta ai rischi cyber, sia a livello istituzionale che aziendale.

 

Distribuzione dei cyber attacchi in Italia nel periodo 2019-2023

Fonte: © Clusit – Rapporto 2024 sulla Sicurezza ICT in Italia


La transizione dalla NIS alla NIS-2

La direttiva NIS originale, pur essendo un importante punto di partenza, ha mostrato alcuni limiti. Nonostante il suo scopo fosse creare un quadro comune di sicurezza tra gli stati membri (UE), la sua applicazione ha rivelato disomogeneità nell’implementazione e lacune nella capacità di far fronte a minacce sempre più sofisticate.
In risposta a queste criticità, la NIS-2 mira a introdurre misure più rigide e armonizzate, obbligando un numero maggiore di settori e organizzazioni a conformarsi.

Uno degli elementi distintivi della NIS-2 è l’ampliamento del campo di applicazione. La direttiva ora copre un numero maggiore di settori critici, inclusi nuovi ambiti come le piattaforme di cloud computing, i fornitori di servizi digitali e le infrastrutture sanitarie, che non erano pienamente considerate nella precedente regolamentazione.

La necessità di standard comuni di sicurezza

L’Unione Europea ha riconosciuto che per affrontare in modo efficace le minacce informatiche in un mercato digitale interconnesso, è essenziale creare standard comuni di sicurezza. La NIS 2 cerca quindi di stabilire un livello uniforme di cyber security tra i paesi della Comunità Europea, fornendo linee guida dettagliate su come le aziende e le organizzazioni devono proteggere le proprie infrastrutture e rispondere a potenziali incidenti.

Oltre a garantire la protezione delle reti, la direttiva introduce anche nuovi requisiti per la segnalazione degli incidenti. Le aziende soggette alla NIS-2 dovranno segnalare qualsiasi incidente significativo entro un arco di tempo prestabilito, migliorando così la capacità di reazione e contenimento di eventuali danni​.

La direttiva NIS-2 rappresenta un passo decisivo per rafforzare la sicurezza informatica nell’Unione Europea. Nel contesto di una crescente dipendenza dai servizi digitali e dell’aumento delle minacce, l’adozione di misure più rigorose e l’estensione degli obblighi a nuovi settori è vista come un passo necessario per proteggere le infrastrutture critiche. Le aziende devono prepararsi a implementare le misure richieste, non solo per evitare sanzioni, ma anche per garantire la loro continuità operativa e la sicurezza dei dati.

Obiettivi della NIS-2

La Direttiva NIS-2 è stata concepita con l’intento di affrontare le crescenti minacce informatiche che colpiscono l’Unione Europea, rafforzando la sicurezza delle infrastrutture critiche. Questo strumento normativo introduce una serie di misure volte a migliorare la resilienza informatica e a creare un quadro uniforme di sicurezza tra tutti gli stati membri.
Gli obiettivi principali della NIS-2 possono essere suddivisi in diverse aree chiave:

1. Aumentare la resilienza delle Infrastrutture critiche

Uno degli obiettivi cardine della NIS-2 è quello di rafforzare la resilienza delle infrastrutture critiche. Le infrastrutture digitali sono sempre più essenziali per il funzionamento economico e sociale dell’Unione Europea, ma sono anche esposte a rischi elevati a causa della loro vulnerabilità agli attacchi informatici. La direttiva mira a garantire che le organizzazioni che gestiscono queste infrastrutture adottino misure di sicurezza proattive e siano preparate a prevenire, rilevare e rispondere efficacemente agli incidenti di sicurezza informatica.

Le organizzazioni rientranti nei settori essenziali, come l’energia, i trasporti e la sanità, dovranno implementare politiche e procedure adeguate per mitigare i rischi e garantire la continuità operativa anche in caso di cyber attacchi. Questo è particolarmente importante in un’epoca in cui la digitalizzazione di questi settori continua a crescere e dove un’interruzione potrebbe avere conseguenze devastanti per la società e l’economia.

2. Migliorare la sicurezza della catena di approvvigionamento

Un altro obiettivo cruciale della NIS-2 è la protezione della catena di approvvigionamento. Con il crescente utilizzo di fornitori esterni per servizi critici, le aziende devono garantire che anche i loro partner e fornitori adottino standard di sicurezza adeguati. La direttiva introduce obblighi specifici per le organizzazioni affinché affrontino i rischi connessi alle catene di approvvigionamento, richiedendo la valutazione e la gestione delle vulnerabilità di ogni singolo fornitore​.

Questo approccio olistico alla sicurezza della catena di fornitura è fondamentale in quanto un cyber attacco che colpisce un singolo fornitore potrebbe compromettere l’intera rete di servizi. Pertanto, le aziende devono monitorare costantemente i fornitori e garantire che rispettino le normative di sicurezza, prevenendo così eventuali punti deboli.

3. Creare standard comuni di sicurezza informatica

Uno degli obiettivi principali della NIS-2 è quello di stabilire un quadro normativo uniforme per la sicurezza informatica in tutta l’Unione Europea. Precedentemente, la direttiva NIS-1 aveva mostrato lacune a livello di applicazione uniforme tra gli stati membri, causando una disomogeneità nelle misure di sicurezza adottate a livello nazionale.
Con la NIS-2, l’UE punta a creare standard comuni che siano applicati uniformemente in tutti gli stati membri, riducendo le discrepanze e garantendo un livello di sicurezza elevato e omogeneo in tutto il territorio europeo. Questa armonizzazione è essenziale per affrontare minacce transfrontaliere, poiché gli attacchi informatici non rispettano i confini nazionali.

Inoltre, la direttiva incoraggia la cooperazione tra gli stati membri, promuovendo lo scambio di informazioni e la condivisione di best practice, così da migliorare la risposta a livello europeo e creare una rete di sicurezza interconnessa e resiliente.

 

Distribuzione percentuale delle tecniche di attacco nel periodo 2019-23

Fonte: © Clusit – Rapporto 2024 sulla Sicurezza ICT in Italia

 

4. Migliorare la segnalazione e la gestione degli Incidenti

Un altro obiettivo fondamentale della NIS-2 è migliorare la segnalazione degli incidenti di sicurezza. Le organizzazioni che operano nei settori essenziali e critici sono ora obbligate a segnalare tempestivamente alle autorità competenti ogni incidente che possa avere un impatto significativo sui loro servizi. Questo non solo consente una risposta più rapida e coordinata a livello nazionale ed europeo, ma promuove anche una maggiore trasparenza nella gestione degli incidenti, contribuendo a mitigare i rischi per il futuro​.

5. Responsabilizzare la governance della cybersecurity

Infine, la NIS-2 pone una forte enfasi sulla responsabilità delle figure dirigenziali all’interno delle organizzazioni. Gli organi di gestione, come i consigli di amministrazione, sono ora chiamati ad approvare le misure di gestione del rischio e ad assicurarsi che le loro aziende adottino tutte le precauzioni necessarie per proteggere i propri sistemi e dati. Questo rappresenta un cambiamento significativo, che mira a elevare la cybersecurity a un tema di governance strategica per le imprese​.

La direttiva punta a rafforzare la sicurezza informatica in Europa attraverso un approccio integrato che coinvolge infrastrutture critiche, catene di approvvigionamento, standard uniformi e una governance responsabile.

 

A chi si applica la NIS-2?

La Direttiva NIS-2 amplia in modo significativo il campo di applicazione rispetto alla versione precedente, interessando un numero maggiore di settori e organizzazioni. In particolare, la direttiva si applica a due categorie principali di soggetti: entità essenziali e entità importanti.

1. Entità Essenziali

Le entità essenziali comprendono quei settori che svolgono un ruolo cruciale nel funzionamento socioeconomico dell’Unione Europea. Tra questi settori rientrano:

  • Energia (elettrica, gas, petrolio)
  • Trasporti (aerei, ferroviari, marittimi, stradali)
  • Sanità (compresi i produttori di farmaci e dispositivi medici)
  • Infrastrutture digitali (cloud, data center, DNS, fornitori di servizi di rete)
  • Acqua potabile e acque reflue

Questi settori sono considerati vitali per la stabilità e la sicurezza della società europea, e qualsiasi interruzione o compromissione potrebbe avere gravi conseguenze.

2. Entità Importanti

Le entità importanti, pur non essendo classificate come essenziali, rivestono comunque un ruolo rilevante per la sicurezza e l’economia europea. Questo gruppo include:

  • Servizi postali e di corriere
  • Gestione dei rifiuti
  • Produzione di sostanze chimiche
  • Fabbricazione di computer, elettronica, apparecchiature elettriche
  • Servizi digitali (motori di ricerca, mercati online, piattaforme social)

Impatto sulla catena di fornitura

Oltre alle organizzazioni direttamente coinvolte, la NIS-2 impone obblighi anche lungo le catene di fornitura. Le aziende devono assicurarsi che i fornitori adottino standard di sicurezza adeguati, poiché una vulnerabilità in un fornitore può esporre l’intera catena.

In sintesi, la NIS-2 si applica a un ampio spettro di settori critici e strategici, ampliando il raggio d’azione rispetto alla precedente normativa e aumentando le responsabilità delle organizzazioni in termini di gestione del rischio e sicurezza informatica.

 

Distribuzione delle vittime in Italia nel 2023

Fonte: © Clusit – Rapporto 2024 sulla Sicurezza ICT in Italia

 

Requisiti della NIS 2

La Direttiva NIS-2 introduce una serie di requisiti stringenti che le organizzazioni devono rispettare per garantire un elevato livello di sicurezza informatica. Questi requisiti riguardano diverse aree chiave e sono progettati per affrontare i rischi cyber in modo efficace e strutturato.

1. Gestione del rischio

Le organizzazioni devono adottare politiche di gestione del rischio basate su un’analisi continua delle minacce e delle vulnerabilità. Questo include la valutazione e l’implementazione di misure tecniche e organizzative per proteggere le reti e i sistemi informativi.
Le aziende devono anche prevedere piani di continuità operativa in caso di incidenti informatici​.

2. Sicurezza della catena di approvvigionamento

La NIS-2 pone una forte enfasi sulla sicurezza della catena di fornitura. Le organizzazioni devono garantire che i fornitori e i partner commerciali rispettino gli standard di sicurezza, riducendo i rischi associati a vulnerabilità esterne.

3. Segnalazione degli incidenti

Le entità soggette alla normativa devono segnalare qualsiasi incidente di sicurezza significativo alle autorità competenti entro un lasso di tempo definito. La segnalazione deve includere dettagli sui danni e sulle azioni correttive adottate, garantendo una risposta rapida e coordinata​.

4. Misure di sicurezza tecniche

La direttiva impone l’adozione di misure di sicurezza tecniche come l’autenticazione multi-fattore, la crittografia dei dati e la gestione sicura degli accessi. Questi strumenti aiutano a prevenire accessi non autorizzati e a proteggere le informazioni sensibili​.

In sintesi, i requisiti della NIS-2 mirano a garantire che le organizzazioni siano preparate a prevenire, rilevare e rispondere efficacemente agli incidenti informatici, proteggendo le infrastrutture critiche e i dati sensibili.

 

Benefici della NIS-2 per le Imprese

La Direttiva NIS-2 offre diversi vantaggi per le aziende che si conformano ai suoi requisiti, andando oltre la semplice necessità di rispettare la legge. Ecco i principali benefici che le imprese possono ottenere dall’adozione delle misure previste:

1. Miglioramento della sicurezza informatica

Implementare le misure richieste dalla NIS-2 aiuta le imprese a rafforzare la propria postura di sicurezza. Le aziende possono proteggere meglio i propri sistemi e dati critici da attacchi informatici, riducendo così il rischio di incidenti che potrebbero causare interruzioni operative o perdite finanziarie significative​.

2. Aumento della fiducia dei clienti

Essere conformi dimostra un impegno verso la cybersecurity, aumentando la fiducia dei clienti e dei partner commerciali. Le aziende che adottano standard elevati di sicurezza sono percepite come più affidabili, il che può tradursi in un vantaggio competitivo e in una maggiore fidelizzazione dei clienti​.

3. Riduzione del rischio operativo

La NIS 2 richiede alle organizzazioni di adottare misure preventive come piani di continuità operativa e gestione del rischio. Questi piani permettono alle aziende di affrontare meglio eventuali incidenti informatici, riducendo l’impatto operativo e finanziario degli attacchi e migliorando la resilienza complessiva​.

4. Evitare sanzioni

Con sanzioni che possono arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato globale, rispettare la normativa aiuta le aziende a evitare multe pesanti, oltre a potenziali danni reputazionali associati alla non conformità​.

In sintesi, la conformità alla NIS-2 non solo protegge le aziende dagli attacchi, ma le posiziona anche in modo più competitivo, migliorando la loro resilienza e reputazione sul mercato.

 

Sanzioni per la non conformità

La Direttiva NIS 2 introduce sanzioni significative per le organizzazioni che non rispettano i requisiti di sicurezza informatica. Le multe variano in base alla gravità della violazione e alla categoria di appartenenza dell’organizzazione, ma possono comportare pesanti ripercussioni finanziarie e operative.

1. Entità Essenziali

Le entità essenziali, come le aziende operanti nei settori dell’energia, dei trasporti, della sanità e delle infrastrutture digitali, sono soggette a sanzioni particolarmente severe in caso di non conformità. Le multe possono arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato globale annuo dell’azienda, a seconda di quale dei due importi risulti maggiore​.

2. Entità Importanti

Le entità importanti, che includono settori come i servizi postali, la gestione dei rifiuti e la produzione di sostanze chimiche, affrontano sanzioni più moderate, ma comunque rilevanti. Le multe per queste organizzazioni possono raggiungere i 7 milioni di euro o l’1,4% del fatturato globale annuo, a seconda del maggiore tra i due.

3. Altri Provvedimenti

Oltre alle sanzioni finanziarie, la NIS-2 prevede altre misure punitive. In caso di violazioni gravi, i dirigenti responsabili della gestione della sicurezza informatica possono essere soggetti a sospensioni o interdizioni temporanee dalle loro funzioni. Questo mira a responsabilizzare ulteriormente le figure manageriali, che devono garantire l’adozione e il rispetto delle misure di sicurezza.

Come Adeguarsi alla NIS 2

Per adeguarsi in modo efficace, è fondamentale adottare un approccio sistematico. Un punto di partenza efficace può essere quello di effettuare una gap analysis, ovvero un’analisi approfondita per identificare le lacune tra la situazione attuale e i requisiti della NIS-2.

Questo aiuterà l’azienda a capire quali misure di sicurezza implementare o migliorare.
Un altro punto cruciale è la formazione dei dipendenti, che devono essere consapevoli delle minacce informatiche e delle procedure da seguire per proteggere i sistemi aziendali.

Infine, è fondamentale sviluppare un piano di miglioramento della sicurezza, definendo obiettivi concreti, tempi di realizzazione e risorse necessarie.

L’implementazione di misure di sicurezza come la crittografia dei dati, la gestione delle identità e degli accessi, e la formazione di un team di risposta agli incidenti, permetterà alle aziende di affrontare le sfide con maggiore sicurezza e di ridurre il rischio di incidenti informatici.

Adeguarsi alla direttiva NIS 2: soluzioni tecnologiche avanzate per la conformità

Per affrontare le sfide poste dalla Direttiva NIS-2, le aziende possono fare affidamento su soluzioni tecnologiche all’avanguardia come quelle offerte da Syneto e WatchGuard.
Queste piattaforme forniscono gli strumenti necessari per soddisfare i rigorosi requisiti di sicurezza e resilienza imposti dalla normativa.

Syneto, con la sua infrastruttura iperconvergente
, offre funzionalità cruciali come backup automatici, disaster recovery rapido e protezione avanzata dei dati, essenziali per garantire la continuità operativa in caso di attacchi informatici.

D’altra parte, WatchGuard si distingue per le sue soluzioni di sicurezza di rete, tra cui firewall di nuova generazione (NGFW) e Unified Threat Management (UTM), che forniscono una protezione multi-layer contro le minacce avanzate.

Entrambe le soluzioni offrono sistemi di monitoraggio centralizzato e reporting dettagliato, fondamentali per rispettare gli obblighi di trasparenza e segnalazione degli incidenti previsti dalla NIS-2.
Inoltre, la loro facilità di implementazione e gestione le rende particolarmente adatte alle PMI, che devono adeguarsi alla normativa senza disporre necessariamente di risorse IT estese.
Adottando queste soluzioni, le aziende non solo si allineano ai requisiti della normativa UE, ma rafforzano significativamente la loro postura di sicurezza complessiva, proteggendo i propri asset digitali e la fiducia dei clienti in un panorama di minacce in continua evoluzione.

Conclusioni

La conformità alla NIS-2 non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per le aziende di rafforzare la propria resilienza digitale.
In un’era in cui le minacce informatiche sono in costante evoluzione, adeguarsi a questa direttiva significa proteggere non solo i propri asset digitali, ma anche la fiducia dei clienti e la reputazione aziendale.
Le organizzazioni che agiranno proattivamente, implementando misure di sicurezza robuste e creando una cultura della cybersecurity, saranno meglio equipaggiate per affrontare le sfide del panorama digitale odierno.

Non aspettate che sia troppo tardi: iniziate oggi stesso a valutare la vostra posizione rispetto alla NIS-2 e a pianificare i passi necessari per garantire la conformità.

Investire nella sicurezza informatica non è più un’opzione, ma una necessità strategica per il successo e la sostenibilità a lungo termine del vostro business.

Conformarsi alla Direttiva NIS 2 può sembrare una sfida impegnativa, ma non devi affrontarla da solo. I nostri consulenti sono a tua disposizione per aiutare al tua azienda a conformarsi  ai requisiti normativi e implementare le soluzioni tecnologiche più adatte.

 


 

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