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Fine supporto di Windows 10: guida e suggerimenti per la migrazione (scadenza improrogabile Ottobre 2025)

30 Gennaio 2025,
Tempo di lettura: 16 minuti

Nel mondo dinamico e in continua evoluzione della tecnologia, le scadenze segnano punti di svolta cruciali. Il 14 ottobre 2025 è una data che ogni azienda, piccola o grande, deve cerchiare in rosso: è il giorno in cui Microsoft cesserà definitivamente di fornire supporto esteso per Windows 10. Questo non è un semplice avviso di aggiornamento, ma un vero e proprio punto di non ritorno che impone una riflessione strategica profonda e un’azione tempestiva.

Perché questa data è importante per la tua azienda:

Se sei un imprenditore, un responsabile IT, un decisore aziendale o un professionista che si occupa di infrastrutture tecnologiche, questa data è essenziale come riferimento alla transizione post-Windows 10. Ignorare questa scadenza significa esporre la tua organizzazione a rischi concreti e potenzialmente pericolosi per la sicurezza dei dati, la continuità operativa e la competitività sul mercato.

Cosa esploreremo in questa guida:

Di seguito analizzeremo le varie sfaccettatura legate alla fine del supporto di Windows 10, offrendo una roadmap per affrontare la migrazione a Windows 11, non solo come un obbligo ma come un’opportunità.

  • Approfondiremo in dettaglio la storia di Windows 10, il significato del ciclo di vita del software e lo scenario attuale, che impone un cambio di rotta. Forniremo una valutazione dei pericoli legati alla permanenza con Windows 10 dopo il 2025, svelando al contempo i vantaggi concreti e misurabili che Windows 11 può portare alla tua azienda.

  • Esamineremo le connessioni cruciali tra la fine del supporto di Windows 10 e temi strategici come la cybersecurity, l’intelligenza artificiale (AI) e la trasformazione digitale, dimostrando come la migrazione sia un tassello di una strategia più ampia.

  • Ti forniremo una guida passo-passo, una checklist operativa dettagliata, best practices e avvertimenti sugli errori comuni da evitare, per una migrazione fluida e senza sorprese.

  • Infine, riepilogheremo i punti chiave, offrendoti spunti di riflessione per garantire un futuro digitale sicuro, efficiente e competitivo per la tua azienda.

Guida alla transazione da Windows 10 a 11

Qualche cenno sul “ciclo di vita” di un software

Per comprendere appieno la portata della scadenza del 14 ottobre 2025, è fondamentale immergersi nel contesto storico di Windows 10 e nel modello di supporto adottato da Microsoft.

Rilasciato nel luglio 2015, Windows 10 rappresentò una vera e propria rivoluzione per Microsoft e per il panorama dei sistemi operativi. Con la promessa di unificare l’esperienza utente su diversi dispositivi, maggiore sicurezza, stabilità e un modello di aggiornamento continuo, Windows 10 conquistò rapidamente il mercato, diventando il sistema operativo desktop più diffuso al mondo.
Tuttavia, come ogni prodotto software, è soggetto a un ciclo di vita definito, una prassi standard nel settore.

Le diverse fasi del ciclo di vita del sistema operativo:

  1. La fase iniziale, generalmente di 5 anni, è il supporto principale (mainstream support), durante la quale Microsoft rilascia nuove funzionalità, aggiornamenti non legati alla sicurezza e fornisce supporto tecnico completo.
  2. Segue un periodo aggiuntivo, anch’esso tipicamente di 5 anni, denominato supporto esteso (extended support), focalizzato principalmente sul rilascio di aggiornamenti di sicurezza critici e sul supporto tecnico a pagamento per problematiche non legate alla sicurezza.
  3. Infine, si giunge alla scadenza del supporto (end of life – EOL), termine ultimo, dopo il quale cessa ogni forma di supporto, inclusi gli aggiornamenti di sicurezza, il supporto tecnico e le correzioni di bug, anche a pagamento.

Fasi del ciclo di vita del sistema operativo Windows 10

Windows 10 e le sue molteplici “versioni”

È importante sottolineare che Windows 10 non è un’entità monolitica, ma si è evoluto attraverso diverse “versioni” (identificate da numeri come 1507, 1607, 1703, ecc.), ognuna con un proprio ciclo di vita.

La scadenza del 14 ottobre 2025 si riferisce specificamente alla fine del supporto esteso per le versioni più diffuse in ambito aziendale: Windows 10 Home, Pro, Pro Education e Pro for Workstations, oltre a Windows 10 Enterprise LTSC 2019 e Windows 10 LTSC (long-term servicing channel).

Oggi, siamo nel pieno del conto alla rovescia. La data si avvicina inesorabilmente e le aziende che non avranno pianificato e attuato la migrazione si troveranno ad affrontare rischi crescenti e difficoltà operative. Microsoft stessa spinge con forza verso l’adozione di Windows 11, presentato come il successore naturale e la piattaforma ideale per garantire sicurezza, prestazioni all’avanguardia e innovazione continua.

Rischi nell’utilizzo di Windows 10 obsoleto

La fine del supporto di Windows 10 non è solo una questione tecnica, ma una decisione strategica che impatta direttamente la sicurezza, l’efficienza operativa e la capacità di innovare di ogni struttura aziendale.

Procrastinare la migrazione e continuare a operare con Windows 10  significherà esporre la tua azienda a una serie di rischi concreti e potenzialmente pericolosi:

  • Il rischio più grave e spesso sottovalutato, è l’esposizione a vulnerabilità di sicurezza non più corrette. Dopo il 2025, Microsoft non rilascerà alcun aggiornamento di sicurezza per le versioni interessate di Windows 10. Questo significa che ogni nuova falla di sicurezza scoperta diventerà una porta spalancata per i cybercriminali, con conseguenze che si possono immaginare.
    Tra queste conseguenze, si annoverano attacchi ransomware paralizzanti (software malevolo che “sequestra” i dati criptandoli), il quale potrebbe infettare i tuoi sistemi, bloccando l’intera operatività aziendale e richiedendo un riscatto oneroso per la decriptazione dei dati (senza alcuna garanzia di successo).
  • Un altro rischio concreto è rappresentato dalle violazioni di dati massicce (data breach), dove informazioni sensibili dei clienti, dati finanziari, segreti industriali e proprietà intellettuale potrebbero essere rubati, compromessi o venduti nel dark web, con conseguenze legali, sanzioni pecuniarie e danni reputazionali.
  • Non meno grave è il pericolo di accesso non autorizzato e spionaggio industriale, dove cybercriminali potrebbero penetrare nella tua rete aziendale, ottenendo accesso non autorizzato a sistemi critici, dati confidenziali e informazioni strategiche, aprendo la strada allo spionaggio industriale, al sabotaggio e alla compromissione della tua competitività.
    I sistemi operativi non protetti diventano facili bersagli per malware, virus e trojan, causando instabilità, rallentamenti, perdite di dati, interruzioni operative e un generale calo di efficienza.
  • Non va sottovalutato il pericolo di danno reputazionale, dove un grave incidente di sicurezza può compromettere irrimediabilmente la brand reputation della tua azienda, erodendo la fiducia dei clienti, dei partner commerciali e degli investitori, con conseguenze negative a lungo termine.
  • Oltre ai rischi di sicurezza, ignorare la scadenza comporta non conformità normativa e potenziali sanzioni (compliance). Molte normative internazionali e nazionali sulla protezione dei dati (come il GDPR in Europa, il CCPA in California, la Direttiva NIS2) impongono alle aziende di adottare misure di sicurezza adeguate e proporzionate ai rischi.
    Utilizzare un sistema operativo obsoleto, non supportato e vulnerabile è una violazione palese di tali normative, esponendosi a possibili sanzioni legali, multe e contenziosi con le autorità garanti e gli utenti danneggiati.

Rischi legati all'uso di Windows 10 dopo la scadenza del supporto Microsoft

 

La “scorciatoia” di rimandare la migrazione si traduce, nel medio e lungo termine, in un circolo vizioso di inefficienza, costi crescenti e declino della produttività. Questo potrebbe comportare problemi di compatibilità, dove nuovi software e applicazioni potrebbero non essere adattabili o pienamente funzionanti su Windows 10.

Problemi di compatibilità hardware e obsolescenza accelerata, dove hardware di ultima generazione potrebbe non essere ottimizzato per Windows 10, riducendo le prestazioni, la durata dei dispositivi e aumentando i costi di manutenzione.

Le opportunità che fornisce la migrazione a Windows 11:

La migrazione a Windows 11 non deve essere percepita come un onere o un costo, ma come un’opportunità per elevare la tua infrastruttura IT a un livello superiore, ottenendo vantaggi competitivi tangibili e misurabili.

Windows 11 offre un livello di sicurezza superiore (security by design), in quanto è stato progettato con questo approccio, integrando funzionalità di sicurezza avanzate fin dal core del sistema operativo.
Tra queste funzionalità avanzate, spiccano TPM 2.0 e secure boot, requisiti hardware stringenti che forniscono una base di sicurezza solida fin dall’avvio del sistema, proteggendo contro malware sofisticati a livello firmware e hardware, prima ancora che il sistema operativo venga caricato.

Si aggiunge Windows Hello, che introduce l’autenticazione biometrica avanzata (riconoscimento facciale, impronta digitale), eliminando la dipendenza dalle password tradizionali, notoriamente vulnerabili, e offrendo un accesso più sicuro, rapido e user-friendly.

Altre tecnologie chiave sono la virtualizzazione basata sulla sicurezza (VBS) e la hypervisor-protected code integrity (HVCI), che creano un livello di isolamento invalicabile per le aree critiche del sistema operativo. Proteggendo i computer aziendali contro attacchi avanzati, exploit zero-day e malware elusivi, confinando le minacce in “sandbox” virtuali e impedendone la propagazione.

Inoltre, Microsoft defender antivirus, integrato in Windows 11, è stato potenziato con funzionalità di intelligenza artificiale e machine learning, offrendo una protezione proattiva in tempo reale e basata sul cloud contro le minacce più recenti, analizzando il comportamento dei file, bloccando attività sospette e fornendo report dettagliati sugli incidenti di sicurezza.

Infine, Windows 11 è nativo “zero trust ready, supportando l’architettura zero trust, il modello di sicurezza più avanzato e raccomandato dagli esperti, che presuppone che ogni utente, dispositivo o applicazione sia una potenziale minaccia, richiedendo verifiche continue dell’identità, dell’autorizzazione e della postura di sicurezza, anche all’interno della rete aziendale, elevando la sicurezza a livelli mai visti prima.

Windows 11: miglioramenti di sicurezza

Altri vantaggi del sistema operativo Windows 11

Oltre alla sicurezza, Windows 11 offre prestazioni ottimizzate e produttività esponenziale, in quanto non è solo più sicuro, ma anche più veloce, fluido, efficiente e intuitivo, offrendo un’esperienza utente di livello superiore che si traduce in maggiore efficienza e produttività per la tua azienda.

L’interfaccia utente di Windows 11 è stata completamente riprogettata, con un design moderno, pulito, elegante e minimalista, focalizzato sull’usabilità, introducendo funzionalità innovative come snap layouts e gruppi di desktop per una gestione avanzata delle finestre, un multitasking fluido e un flusso di lavoro ottimizzato.

Si aggiunge una migliore gestione delle risorse hardware, in quanto è ottimizzato per sfruttarlo al massimo, con miglioramenti significativi nella gestione della memoria RAM, della CPU e della GPU, garantendo prestazioni più reattive, veloci e fluide anche con applicazioni pesanti e multitasking intensivo, riducendo i tempi di attesa e aumentando l’efficienza.

Permette inoltre un’integrazione profonda e seamless con l’ecosistema Microsoft 365, con le applicazioni di produttività più utilizzate al mondo (Office, Teams, OneDrive, SharePoint, ecc.), semplificando la collaborazione, la comunicazione e l’accesso ai documenti nel cloud, ovunque e da qualsiasi dispositivo.

Infine, le funzionalità AI integrate (Copilot) rappresentano un vero punto di svolta.
Copilot si propone di essere un assistente AI integrato, che promette di rivoluzionare il modo in cui lavoriamo, automatizzando attività ripetitive, fornendo informazioni contestuali, rispondendo a domande, creando contenuti, ottimizzando i flussi di lavoro.
Tutto questo allo scopo di liberare tempo prezioso per attività a maggior valore aggiunto e potenziando la creatività e l’innovazione.

Scegliere Windows 11 significa puntare su innovazione e vantaggio competitivo duraturo nel tempo.
Un accesso prioritario alle ultime funzionalità, in quanto è la piattaforma strategica su cui Microsoft concentrerà i suoi investimenti in ricerca e sviluppo, garantendo un accesso prioritario agli aggiornamenti.

 

Windows 11: Vantaggi del sistema operativo

 

Diversi punti di vista in funzione del ruolo in azienda

La decisione di migrare a Windows 11 è percepita in modo diverso a seconda del ruolo e delle responsabilità all’interno dell’azienda.

  • Prospettiva del responsabile IT/CISO: la migrazione è vista come una priorità assoluta e inderogabile per garantire la sicurezza, la stabilità e la resilienza dell’infrastruttura IT, ridurre drasticamente i rischi di cyber attacchi, semplificare la gestione dei sistemi e dimostrare la compliance normativa.
  • Prospettiva del management aziendale/C-Level: la migrazione è vista come un investimento strategico per la competitività, la crescita e la sostenibilità dell’azienda nel lungo termine, un modo per migliorare la produttività, ridurre i costi operativi, attrarre talenti, proiettare un’immagine aziendale moderna e innovativa e creare un vantaggio competitivo duraturo.
  • Prospettiva dell’utente finale (dipendente/collaboratore): inizialmente, la migrazione potrebbe essere percepita come un cambiamento che richiede un periodo di adattamento e una curva di apprendimento. Tuttavia, una volta familiarizzati con il nuovo sistema operativo, gli utenti finali apprezzano rapidamente i miglioramenti in termini di velocità, usabilità, interfaccia intuitiva, nuove funzionalità intelligenti e un’esperienza d’uso complessivamente più piacevole e produttiva.

Cybersecurity, AI e trasformazione digitale

La fine del supporto di Windows 10 non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio e interconnesso di trasformazione digitale, dove la cybersecurity, l’intelligenza artificiale e l’innovazione tecnologica sono i pilastri fondamentali di un futuro aziendale sicuro, efficiente e competitivo.

Collegamenti indissolubili con temi strategici:

  • Cybersecurity: nell’era dei cyber attacchi sempre più sofisticati e frequenti, la cybersecurity è diventata un imperativo primario e inderogabile per ogni azienda, indipendentemente dal settore o dalla dimensione. La migrazione a Windows 11, con le sue funzionalità di sicurezza avanzate “security by design” e l’approccio Zero Trust, è un tassello fondamentale di una strategia di cyber security robusta ed evitare di esporre la propria azienda a potenziali rischi.
  • Intelligenza artificiale (AI): sta rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, interagiamo con la tecnologia e competiamo sul mercato. Windows 11 è stato progettato per integrare l’AI, offrendo funzionalità innovative come Copilot, che promettono di trasformare radicalmente la produttività, l’efficienza e la creatività aziendale.
  • Trasformazione digitale: non è più un’opzione, ma un percorso ineludibile per le aziende che vogliono rimanere competitive, resilienti e rilevanti nel mercato odierno.
    Aggiornare l’infrastruttura IT, adottare nuove tecnologie, modernizzare i processi aziendali, adottare soluzioni in cloud computing e integrare l’intelligenza artificiale, sono tasselli fondamentali di questo percorso.
  • Cloud computing: offre flessibilità, scalabilità, sicurezza e costi ottimizzati per le aziende di ogni dimensione e settore. Windows 11 è progettato per integrarsi al meglio con i servizi cloud di Microsoft Azure e Microsoft 365, facilitando la transizione verso un ambiente di lavoro ibrido e basato sul cloud, semplificando la gestione dell’infrastruttura IT, migliorando la collaborazione e la mobilità dei dipendenti e aprendo la porta a nuove opportunità di innovazione e crescita.

Windows 11: strategia di aggiornamento

Nessun settore sarà escluso, ognuno con le sue specificità

La fine del supporto di Windows 10 ha un impatto trasversale su tutti i settori economici, sebbene con sfumature e priorità diverse:

  • Il settore pubblico (PA) e pubblica amministrazione, che include enti governativi, scuole, università, ospedali, forze dell’ordine e altre istituzioni pubbliche, gestisce dati sensibili di milioni di cittadini e fornisce servizi pubblici essenziali per la collettività.
    Per questo è cruciale per garantire la sicurezza dei dati dei cittadini, la continuità dei servizi pubblici, la conformità normativa e la fiducia della popolazione nelle istituzioni.
  • Il settore finanziario e bancario, che comprende banche, assicurazioni, società di investimento, fintech e istituzioni finanziarie, è particolarmente sensibile alla scadenza, in quanto queste realtà sono particolarmente esposte ai rischi di cyber attacchi sofisticati e mirati e devono rispettare rigorosissime normative sulla sicurezza dei dati e sulla protezione dei capitali dei clienti.
  • Sanità e healthcare (ospedali, cliniche, laboratori, farmacie), che include ospedali, cliniche, laboratori di analisi, case di cura, farmacie e altre strutture sanitarie, gestisce dati medici altamente sensibili di milioni di pazienti, informazioni protette da normative stringenti sulla privacy e sulla riservatezza.
    E’ essenziale garantire la privacy dei pazienti, la sicurezza dei dati medici, la continuità dei servizi sanitari, l’affidabilità dei sistemi diagnostici e terapeutici e il rispetto del segreto professionale medico.
  • Il retail, e-commerce e grande distribuzione organizzata (GDO), che includono anche aziende della moda, del lusso e del turismo. La gestione di  volumi molto ampi di dati personali e finanziari dei clienti, sono fondamentali al fine di indirizzare le decisioni di business e di marketing.
  • Infine, il settore manifattura, industria 4.0 e settore energetico, stanno vivendo una fase di profonda digitalizzazione e automazione dei processi produttivi, della supply chain e della gestione degli impianti critici (ICS – industrial control systems).
    Anche per questo settore è indispensabile proteggere i sistemi di controllo industriale (ICS), garantire la sicurezza della produzione, proteggere la proprietà intellettuale, abilitare l’innovazione tecnologica e competere con successo nella quarta rivoluzione industriale.

Tendenze future: verso un IT sempre più sicuro e flessibile

La fine del supporto di Windows 10 è un segnale inequivocabile di trend tecnologici di fondo che stanno ridisegnando il panorama IT aziendale.
Il focus sulla cybersecurity diventerà sempre più centrale e pervasivo nelle strategie IT aziendali, non solo come funzione di protezione, ma come elemento abilitante dell’innovazione, della fiducia dei clienti e della competitività.
L’enfasi si sposterà sempre più dalla reazione agli incidenti alla prevenzione proattiva, alla threat intelligence, alla security automation e alla resilienza cibernetica.

L’intelligenza artificiale (AI) si integrerà in modo sempre più profondo e capillare nei sistemi operativi, nelle applicazioni, nei servizi cloud e in ogni aspetto dell’IT aziendale, automatizzando attività ripetitive, potenziando l’analisi dei dati, migliorando la sicurezza, personalizzando l’esperienza utente e aprendo la strada a nuovi modelli di business e di interazione uomo-macchina.
L’AI diventerà il nuovo “sistema operativo” del futuro, abilitando un IT più intelligente, predittivo, autonomo e orientato al valore.

Le aziende adotteranno sempre più un modello “as-a-service” per l’IT, esternalizzando la gestione dell’infrastruttura, del software e della cybersecurity a provider specializzati, concentrandosi sul core business e sull’innovazione.
L’IT ibrido, che combina risorse on-premise e cloud, diventerà il modello dominante, offrendo flessibilità, scalabilità, resilienza, ottimizzazione dei costi e accesso a competenze specialistiche altrimenti difficili da reperire e gestire internamente.

Infine, i cicli di vita dei sistemi operativi, delle applicazioni e delle infrastrutture IT diventeranno sempre più brevi e dinamici, richiedendo alle aziende di adottare un approccio “evergreen” all’IT, basato su aggiornamenti continui, deployment automatizzati, infrastrutture “composable” e una cultura della velocità, dell’agilità e dell’adattamento costante al cambiamento tecnologico.

Consigli pratici: la checklist operativa per la migrazione a Windows 11

La migrazione a Windows 11 è un progetto gestibile con una pianificazione accurata, una strategia ben definita e gli strumenti giusti.

Ecco la checklist operativa e le best practices per guidarti passo-passo:

  1. Il primo passo fondamentale è un audit approfondito dell’hardware e del software, che consiste nell’effettuare un inventario completo e dettagliato di tutti i dispositivi hardware (PC, laptop, server, workstation) e software (sistemi operativi, applicazioni, driver) utilizzati in azienda.
    È cruciale verificare la compatibilità hardware con i requisiti minimi di Windows 11 (TPM 2.0, Secure Boot, CPU, RAM, storage) e analizzare la compatibilità delle applicazioni software con Windows 11, identificando eventuali incompatibilità o necessità di aggiornamento.
  2. Successivamente, è essenziale una valutazione delle applicazioni critiche e mission-critical, che prevede l’identificazione delle applicazioni software critiche e mission-critical per la tua azienda, quelle senza le quali l’operatività aziendale sarebbe gravemente compromessa.
    Si raccomanda di eseguire test di compatibilità approfonditi con Windows 11 per queste applicazioni e di pianificare la migrazione, l’aggiornamento, la virtualizzazione o la sostituzione di eventuali applicazioni non compatibili, garantendo la continuità operativa e minimizzando i rischi.
  3. A questo punto, diventa cruciale la pianificazione dettagliata della migrazione, che consiste nel definire un piano dettagliato, step-by-step, realistico e misurabile.
    Questo piano deve includere fasi della migrazione ben definite e suddivise in fasi logiche e sequenziali (es. fase di assessment, fase di test, fase pilota, fase di rollout per dipartimento/sede, fase di ottimizzazione post-migrazione).
    Una cronologia realistica e dettagliata con scadenze intermedie chiare e misurabili per ogni fase, tenendo conto della scadenza improrogabile del 14 ottobre 2025 e delle risorse interne ed esterne disponibili.
    Un’allocazione delle risorse umane, finanziarie e tecnologiche definendo risorse IT interne dedicate al progetto di migrazione, budget finanziario adeguato e risorse tecnologiche necessarie, e una strategia di rollback (piano B) e disaster recovery. Prevedere un piano di rollback serve per tornare rapidamente alla configurazione precedente in caso di problemi imprevisti durante la migrazione e procedure di disaster recovery per garantire la continuità operativa anche in caso di incidenti gravi durante il processo di migrazione.
  4. Prima di procedere con la migrazione su larga scala, è fondamentale prevedere un ambiente di test e pilot project, che consiste nel creare un ambiente di test rappresentativo dell’ambiente di produzione, replicando la configurazione hardware, software e di rete.
    In questo ambiente, è necessario eseguire test approfonditi di compatibilità, prestazioni, funzionalità, sicurezza e usabilità di Windows 11.
    Successivamente, è consigliabile implementare un pilot project (progetto pilota) su un gruppo ristretto di utenti “early adopters per validare il processo di migrazione in un contesto reale, raccogliere feedback, identificare eventuali criticità e affinare le procedure.
  5. Un altro aspetto cruciale è la comunicazione e la formazione utenti mirata.
    È essenziale comunicare in modo chiaro, trasparente e tempestivo con tutti gli utenti finali (dipendenti, collaboratori, partner, clienti, fornitori) sul processo di migrazione, sui benefici di Windows 11, sui tempi previsti, sulle modifiche operative e sul supporto disponibile.
    Parallelamente, è fondamentale organizzare sessioni di formazione mirate per preparare gli utenti all’utilizzo del nuovo sistema operativo e delle nuove funzionalità, fornendo guide, tutorial, FAQ e supporto personalizzato.
  6. Prima di avviare la migrazione su larga scala, è imperativo eseguire un backup completo, verificato e ripristinabile dei dati. Questo consiste nell’eseguire backup di tutti i dati aziendali (sistemi operativi, applicazioni, dati utente, configurazioni) prima di avviare la migrazione su larga scala.
    È fondamentale verificare la correttezza, l’integrità e la ripristinabilità dei backup eseguendo test di restore in ambiente di test e predisporre procedure automatiche e continue per proteggere i dati anche durante e dopo la migrazione.
  7. La fase di rollout è essenziale per minimizzare i rischi e garantire una migrazione fluida. Si raccomanda di eseguirlo procedendo per dipartimento, sede, gruppo di utenti o area geografica, anziché un “big bang” rischioso e incontrollabile.
    Durante il rollout, è fondamentale monitorare attentamente il processo di migrazione in tempo reale, raccogliere feedback dagli utenti, identificare e risolvere eventuali problemi in modo tempestivo prima che si propaghino ad altri utenti o sistemi. Definire metriche di successo e KPI per monitorare l’andamento della migrazione e valutarne l’efficacia.
  8. Dopo la migrazione, è importante prevedere un supporto post-migrazione e ottimizzazione, che consiste nel fornire supporto tecnico continuo e proattivo agli utenti.
    Risolvendo eventuali problemi residui, rispondendo a domande, fornendo assistenza personalizzata e raccogliendo feedback per il miglioramento continuo.
    È altresì cruciale ottimizzare le configurazioni di Windows 11 per le esigenze specifiche della tua azienda, personalizzando le impostazioni, installando software aggiuntivo, configurando policy di sicurezza e monitorando le prestazioni dei sistemi e mantenere un approccio proattivo alla gestione e all’ottimizzazione di Windows 11.
  9. Infine, la documentazione completa e knowledge base rappresentano un patrimonio aziendale prezioso. È fondamentale documentare in modo completo e dettagliato l’intero processo di migrazione. Dalla fase di assessment alla fase di ottimizzazione post-migrazione e creare una knowledge base interna con guide, FAQ, tutorial, procedure, soluzioni ai problemi comuni, configurazioni, policy di sicurezza e best practices relative a Windows 11.
    Questa documentazione andrà condivisa con il team IT, gli utenti finali e i nuovi assunti, creando un patrimonio di conoscenza aziendale riutilizzabile e aggiornabile nel tempo.
  10. Per garantire la sicurezza nel lungo termine, è fondamentale prevedere aggiornamenti continui, patch management e security hardening.
    Si raccomanda di automatizzare il processo di patch management, configurare policy di aggiornamento centralizzate, monitorare costantemente le vulnerabilità, applicare le patch di sicurezza tempestivamente.

 

 

Windows 11: check-list processo di migrazione

 


Conclusione

La fine del supporto di Windows 10 non è una minaccia, ma un catalizzatore per l’innovazione e il miglioramento. La migrazione a Windows 11 rappresenta un passo fondamentale e irrinunciabile per garantire la sicurezza, l’efficienza, la competitività e la resilienza della tua azienda nel lungo termine.

Non percepire la fine del supporto di Windows 10 come un problema o un costo, ma come una straordinaria opportunità per modernizzare la tua infrastruttura IT, rafforzare la cybersecurity, migliorare la produttività, abbracciare l’innovazione e preparare la tua azienda per le sfide e le opportunità del futuro digitale.

Contattaci per una consulenza sulla migrazione a Windows 11

 


FAQ più comuni:

  • Cosa succede se non migro entro il 14 ottobre 2025? I tuoi sistemi Windows 10 diventeranno sempre più vulnerabili a cyber attacchi, non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza, compromettendo la sicurezza dei dati, la continuità operativa e la conformità normativa.
  • Windows 11 è più costoso di Windows 10? Il costo della licenza dipende dall’edizione e dalle modalità di acquisto, ma i benefici in termini di sicurezza, produttività, innovazione e riduzione dei rischi superano ampiamente l’investimento iniziale.
  • La migrazione è complessa e lunga? La complessità dipende dalle dimensioni e dalla complessità della tua infrastruttura IT, ma una pianificazione accurata, una strategia ben definita e l’aiuto di un partner IT esperto possono semplificare e velocizzare il processo.
  • Windows 11 è compatibile con le mie vecchie applicazioni? Nella maggior parte dei casi sì, ma è fondamentale eseguire test di compatibilità approfonditi per identificare eventuali incompatibilità e pianificare le azioni correttive.
  • Posso avere supporto per la migrazione? Assolutamente sì! Contatta Web PD per un supporto completo, personalizzato e chiavi in mano per la tua migrazione a Windows 11.
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